Trent’anni dopo la caduta del Muro di Berlino, i capitalisti continuano a ripetere che non esiste un altro sistema possibile se non il loro. Tuttavia, questo sistema si sta sgretolando sempre di più, che sia sotto i colpi della crisi ecologica che esso stesso provoca e alimenta, o sotto gli assalti di una parte sempre più grande della popolazione che si ritrova nella precarietà. La classe dominante puo’ contnuare ad affermare che non ci siano alternative, ma questo discorso non convince più.
Quest’anno diverse resistenze hanno nuovamente risposto ai continui attacchi della borghesia, per lottare contro i licenziamenti di massa, contro l’isolamento e contro il tradimento delle burocrazie sindacali : ne sono esempi le lotte dei lavoratori e delle lavoratrici di Proximus e NKLM. In questo contesto emergono anche nuove resistenze, come quella del movimento dei Gilet Gialli.
La borghesia pensava di aver eliminato la lotta di classe, attraverso l’atomizzazione e la precarizzazione del proletariato, o attraverso lo smantellamento dei grandi centri operai. Non è cosi’: di fronte alla legge del profitto e al disastro sociale, la lotta trova dei percorsi nuovi, prendendo in prestito nuove forme e nuovi metodi.
La legge del profitto distrugge la salute, i legami sociali, la cultura e devasta l’ecosistema fino al punto di aver spinto migliaia di giovani a scendere nelle strade al grido di: “System change not climate change”, di fatto la questione climatica merita l’insurrezione. Il profitto si adagia sempre di più, sfruttando tutte le oppressioni, soprattutto le donne e i migranti, attraverso retoriche reazionarie sessiste e razziste. L’obiettivo è sempre lo stesso: alimentare la guerra tra poveri.
Il movimento dei Gilet Gialli, lo sciopero dell’8 marzo, le mobilitazioni per il clima, incarnano un’unica aspirazione: quella di un sistema alternativo. E questa alternativa non potrà essere che rivoluzionaria.
Non ci sarà liberazione per nessuno se non ci sarà liberazione per tutte e tutti. L’alternativa è rivoluzionaria: tutte e tutti nelle strade per un 1 Maggio Rivoluzionario!
Lottiamo contro il fascismo, il razzismo e il patriarcato, contro il capitalismo e i suoi Stati! Solidarietà con i popoli in lotta, con i lavoratori e le lavoratrici in lotta, con i prigionieri e le prigioniere politiche. Organizziamo l’orizzonte rivoluzionario!
La manifestazione del 1 Maggio Rivoluzionario partirà alle 11 dal “Carré Moscou” a Saint-Gilles per dirigersi, in un primo momento, verso Mont des Arts e unirsi poi agli altri cortei, fra cui quello del 1 Maggio di Lotta, convocato dalla CGSP-ALR. La manifestazione si dirigerà in seguito verso la Place Anneessens e verso il “1 Maggio Alternativo” della rue des Foulons.